Nove pareggi nelle prime quindici giornate per la squadra di Monzon, sette per quella di Ventura, otto per questa di Mihajlovic

Nell’aria di Torino, oltre alle polveri sottile, da qualche anno sembra esserci uno strano virus che, specialmente in autunno, colpisce la formazione granata: quello della pareggite. Poco importa se cambiano gli allenatori, i giocatori o persino il campo di allenamento, quel virus prima o poi torna a colpire. È così che ora è toccato al Torino restare in quel limbo tra la vittoria e la sconfitta (ma più vicina a quest’ultima considerato il solo punto che il segno X porta in classifica): nelle quindici partite finora disputate, la squadra di Sinisa Mihajlovic ne ha pareggiate addirittura otto. Delle restanti sette gare ne ha vinte quattro e perse tre. Una media punti che certamente non è da Europa.

Va però detto che con un andamento simile, anzi, di poco peggiore, nel campionato 2013/2014 lo ebbe anche la formazione allenata da Gian Piero Ventura, che riuscì comunque a terminare la stagione al settimo posto (che grazie ai problemi finanziari del Parma valse la qualificazione all’Europa League), una posizione che oggi potrebbe bastare per centrare l’obiettivo europeo. Vincitrice della Coppa Italia permettendo. Quel Torino nelle prime quindici giornate di campionato raccolse 19 punti, un bottino frutto dei sette pareggi e delle quattro vittorie che ottenne. Un punto e un pareggio in meno, ma anche una sconfitta in più del Torino attuale. Ma quella trascinata da Cerci e Immobile era una squadra che in questo periodo era già sulla via della guarigione dalla pareggite: alla tredicesima giornata vinse 4-1 con il Catania, alla quindicesima batté 1-0 la Lazio e nelle successive due partite vinse contro Udinese e Chievo Verona.

Andando ancora un po’ indietro nel tempo, ma non troppo, si trova un Torino con una forma di pareggite più acuta di quella attuale: la squadra allenata da Walter Novellino, nella stagione 2007/2008 dopo le prime quindici giornate terminò con un risultato di parità ben nove partite. Nel girone di ritorno Monzon fu poi esonerato e Gianni De Biasi condusse quel Toro a una salvezza più complicata del previsto.


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io
io
8 anni fa

perché c’è chi crede che il serbo sapiens sia superiore a Novellino ???? cacca entrambi !

Cup
Cup
8 anni fa

Se la squadra di Cerci e Immobile era messo peggio di questa al medesimo punto della stagione, si può ancora sperare, anche se quella poi ingranò la sesta ed arrivò settima (gioco di parole non voluto). Il pieno risveglio del Gallo potrebbe in parte assestare le cose, ma per arrivare… Leggi il resto »

Jones
8 anni fa

a dirla tutta questi pareggi (non tutti) che ora sembrano così negativi,potrebbero alla fine rivalarsi diversamente,a patto ovviamente di un cambio marcia radicale,che al momento però mi pare poco credibile

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